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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



sabato 22 dicembre 2018

In edicola il mio ultimo lavoro (Nathan Never n. 331)

Dal 19 dicembre in edicola trovate il n. 331 di Nathan Never ("Codice fantasma"), disegni miei, storia di Silvia Mericone, Rita Porretto, Davide Rigamonti e copertina di Sergio Giardo (qui potete vederla "nuda").
Qui sul sito Bonelli una gallery di disegni a matita (tavole e studi personaggi).
Per i milanesi: al Bonelli point della Mondadori di via Marghera ci sono alcuni albi di questo Nathan firmati da me.

Nathan Never n. 331 "Codice fantasma"- copertina di Sergio Giardo - Sergio Bonelli Editore

Questa storia l'ho iniziata a disegnare 2 anni fa circa, interrotta diverse volte per lavori concomitanti. Anche in questo caso l'inchiostrazione è tutta digitale (tranne per quanto riguarda i bozzetti a matita), ma mi piacerebbe in futuro tornare a lavorare un po' su carta (riservando al digitale l'abbozzo a matita e la rifinitura con effetti o retini).


Tavola da Nathan Never n. 331 "Codice fantasma" - disegni Patrizia Mandanici -  Sergio Bonelli Editore


Tavola da Nathan Never n. 331 "Codice fantasma" - disegni Patrizia Mandanici -  Sergio Bonelli Editore

Tavola da Nathan Never n. 331 "Codice fantasma" - disegni Patrizia Mandanici -  Sergio Bonelli Editore

La Sergio Bonelli Editore in questo periodo ha presentato diverse novità, ne accenno qui velocemente alcune:
  • "Tex Willer" è la nuova collana che racconta le avventure giovanili del famoso ranger (adesso è in edicola il n.2)
  • "Cani sciolti" di Gianfranco Manfredi dopo essere uscito in cartonato la primavera scorsa adesso va in edicola e proseguirà raccontando le avventure di un gruppo di amici a cavallo tra 1968 e anni settanta
  • Qui tutte le ultime novità della collana "Audace"
Copyright immagini ©Sergio Bonelli Editore

martedì 23 ottobre 2018

I 70 anni di Tex (e altre notizie fumettose)

Tex festeggia un anniversario molto importante, lo fa con una grande mostra alla Triennale di Milano (aperta fino al 27 gennaio) e con una serie di uscite speciali in edicola e libreria (tra cui la nuova serie mensile dedicata a un giovane Tex: "Tex Willer").
Qui due articoli dedicati a questo anniversario: "Tex Willer, il segreto del successo del più longevo eroe a fumetti" e "Tex sfida i suoi primi 70 anni: mostra, prequel e parco a tema da 20 milioni".
Su Lo Spazio Bianco invece una serie di omaggi grafici ("Senza di Tex") da parte di alcuni disegnatori italiani (Catacchio, Mastantuono, Enoch, ecc.).
Qui invece un'intervista a Mauro Boselli su Tex da parte di una TV brasiliana.

©Sergio Bonelli Editore

A proposito, a che punto è il mio fumetto per un Color Tex scritta da Antonio Serra? Le 32 tavole sono quasi finite, le sto anche colorando ma ci vorrà ancora un po' dato che contemporaneamente sto disegnando un'altra cosa per la Bonelli.
Altra notizia che mi riguarda: a dicembre uscirà un numero di Nathan Never disegnato da me, il titolo è "Codice fantasma" (n. 331), scritto da Silvia Mericone, Maria Rita Porretto e Davide Rigamonti. Qui potete vedere la copertina di Sergio Giardo.

Qua sotto un mio omaggio a Tex, disegno realizzato con Clip Studio Paint.

Omaggio a Tex - ©Sergio Bonelli Editore

Sempre in ambito bonelliano: sta per uscire in edicola il sesto e ultimo numero della miniserie di Nathan Never "Generazioni" ideata da Antonio Serra e sceneggiata da diversi autori - qui potete vedere il trailer de "Gli Alfa e gli Omega" scritto da Adriano Barone e disegnato da Massimo Dall'Oglio.

Altre notizie fumettose:


Copyright immagini ©Sergio Bonelli Editore




sabato 8 settembre 2018

Le mie illustrazioni per i libri di Anna Segre (e link vari)

Nel mio post precedente ho presentato le copertine da me illustrate dei libri di Anna Segre "Cento punti di ebraicità (secondo me)" e "Cento punti di lesbicità (secondo me)" (Elliot edizioni); qui faccio vedere i disegni originali senza i colori (tutto realizzato in digitale con Clip Studio Paint - nella prima illustrazione tra la folla di donne c'è anche Anna).

 Anna Segre -"Cento punti di lesbicità (secondo me)" - Elliot edizioni - Illustrazione di Patrizia Mandanici

Anna Segre - "Cento punti di ebraicità (secondo me)" - Elliot edizioni - Illustrazione di Patrizia Mandanici

A proposito di Clip Studio Paint segnalo l'uscita dell'ultimo aggiornamento (1.8.0) che porta novità nell'uso del 3D (gestione dei modelli e possibilità di scaricare un programma apposito).
Da qualche mese la nuova sezione TIPS ha portato tanti nuovi tutorial che spiegano tutte le varie funzioni di CSP - uno degli ultimi ad esempio è questo tutorial che spiega come usare il Perspective ruler per disegnare in prospettiva le finestre e le superfici degli edifici.
Come sempre ricordo il gruppo su Facebook  dedicato a questo programma che ha superato i 2000 iscritti (se volete iscrivervi mi raccomando di leggere bene le regole che trovate nel post fissato in alto).

Sul mio Tumbrl ho iniziato un mini progetto (che potrebbe rimanere tale, lo scopo è solo stimolare chi guarda i disegni), il primo post con la "costruzione di un personaggio" è qui.

Notizie varie:

giovedì 30 agosto 2018

Due libri di Anna Segre con copertine disegnate da me (e altre notizie)

Qualche mese fa la mia amica Anna Segre mi ha chiesto di disegnare le copertine di 2 suoi libri "gemelli" - "Cento punti di ebraicità (secondo me)" e "Cento punti di lesbicità (secondo me)" (Elliot edizioni).
All'epoca i libri avevano un titolo e una grafica diversi, come succede spesso. Col senno di poi e più esperienza avrei maggiormente differenziato le due illustrazioni (magari nella tonalità), le ho realizzate con Clip Studio Paint (con un veloce passaggio a Photoshop; qui trovate un post con i due disegni "nudi" e senza colori); non le ho ancora viste dal vivo però, spero che chi è incuriosito prenda tutti e due i libri.
Anna Segre qui ha rielaborato dei suoi testi pubblicati su Facebook a partire da più di un anno fa, se non sbaglio. Anna è psicoterapeuta e scrittrice, e potete vederla qui in una presentazione del mio libro "Cronache dall'Ombra" al Pigneto 2 anni fa; qui invece un mio post in occasione dell'uscita del libro "Judenrampe" (scritto in collaborazione con Gloria Pavoncello).



Manco da un po' dal blog e sono in ritardo con molte segnalazioni, per adesso queste:

- In edicola Hachette da fine agosto vi fa trovare i volumi delle Graphic Novel Marvel e le statuine de "Il mondo di Diabolik" (con Diabolik, Ginko, Eva, ecc.). Tutte le info per abbonamenti e arretrati nei link.

- Da seguire: la giornalista Marina Petrillo (collaboratrice a lungo di Radio popolare) ha da poco creato un interessante podcast che tratta il problema della perdita degli archivi digitali - Alaska Pod grazie al crowdfunding di Patreon giunge alla seconda puntata (qui la prima, che potete ascoltare).


venerdì 13 luglio 2018

Bill Watterson, Deadwood Dick e ancora GDPR

Rompo il silenzio di questo blog in occasione del 60° compleanno di Bill Watterson, l'autore di Calvin & Hobbes, uno dei miei fumetti preferiti (e uno dei pochi di genere umoristico).
Watterson ha incredibilmente smesso di disegnare fumetti diversi anni fa, magari c'è qualcuno che non conosce le strisce del ragazzino con la tigre di pezza - in caso il consiglio è di recuperare almeno qualche albo (in foto la mia collezione - credo completa - pubblicata a cavallo tra fine anni novanta e primi anni 2000 dall'etichetta Comix - Franco Cosimo Panini Editore).
Un articolo su Watterson di Andrea Fiamma forse riesce a dare un'idea di quanto era (è) particolare quest'autore: Questo è Bill Watterson.


La nuova collana Audace di Sergio Bonelli Editore presenta una serie a fumetti tratta da dei libri di Joe R. Lansdale: Deadwood Dick, sceneggiata da Michele Masiero e disegnata da Corrado Mastantuono (la trovate in edicola).
Di Joe R. Lansdale sto guardando su Prime Video la serie tv tratta da altri suoi libri, Hap & Leonard. La prima stagione è davvero bella, i protagonisti davvero azzeccati; la seconda stagione dalla metà in poi (ma anche prima) inizia a deragliare mettendo in rilievo una regia e una sceneggiatura davvero carenti. Ciò nonostante guarderò con speranza anche la terza stagione, non ancora presente nel catalogo italiano.


Nel mio post precedente parlavo dei problemi che anche blog piccoli e senza pubblicità come il mio devono affrontare in seguito all'entrata in vigore del GDPR. In verità non so ancora bene cosa fare e non so se sono a posto dal punto di vista legale; in questo articolo di Barbara Businaro - GDPR per blogger: maggiore privacy o un lucchetto alle parole? - si affrontano in maniera chiara e approfondita i vari aspetti della questione (e mi sembra che più o meno blog come il mio dovrebbero superare l'esame - ma non ne sono sicura al 100%); da leggere anche i commenti.

domenica 27 maggio 2018

Ritorno sul blog con vari consigli di lettura

Scusatemi per la lunga assenza, problemi famigliari.
Il tempo corre, e io sono indietro col lavoro (e del tempo lo sto perdendo anche cercando di capire come adeguarmi al GDPR - pare che non siano molti i blog che non hanno attivato Analytics e plugin, come il mio, e Google aiuta solo in parte; nonostante io non raccolga i dati di nessuno - per sicurezza ho disattivato i pulsanti dei Social - un'analisi gratuita del sito Cookiebot dice che non sono a regola: sappiate che è possibile che sospenda il blog finché capisco cosa diavolo devo fare senza spendere troppo o perdere tempo).


"Generazioni" è una delle varie miniserie di 6 numeri che stanno affiancando la serie di Nathan Never (Sergio Bonelli Editore) da qualche tempo; ideata da Antonio Serra ogni numero si ispira a un genere e stile fumettistico diverso - omaggio a dei classici che scoprirete man mano: il primo albo è in edicola con il titolo di Hell City Blues, sceneggiatura di Giovanni Eccher e disegni di Alessandro Russo.
Alla miniserie partecipa anche Massimo Dall'Oglio che è il disegnatore di un albetto allegato al numero di Nathan Never adesso in edicola, il 324 (Il segreto di Eve Lynam, storia di Alberto Ostini e disegni di Elena Pianta, copertina di Sergio Giardo).
Per capire meglio cosa è Generazioni si possono leggere le parole di Antonio Serra, qui (o guardare il video di presentazione con vari disegnatori e sceneggiatori della miniserie - oltre che Serra - qui su Youtube).
Aggiungo che ho visto le tavole del n. 2 di questa miniserie e posso dire che i disegni sono veramente eccezionali (e la storia promette bene da come mi è stata raccontata).

Un altro articolo di Boris Battaglia sulla natura del fumetto: "Quando leggi un fumetto, quello che fai è guardarlo" (Fumettologica). Qui uno stralcio:
Guardando tavole come queste [di Winsor McCay] ci rendiamo conto di come il fumetto sia un sistema espressivo complesso, il cui specifico è un’attività visiva spaziale (cioè lo spostamento dello sguardo nello spazio fisico) necessaria a costruire senso temporale. Se dovessi usare un’espressione più stringente, una definizione più immediata, direi che il fumetto è una simmetria contingente 
E sai quale fondamentale conseguenza deriva da questa cosa? 
Che decade necessariamente quel dualismo che definisce invece la letteratura (e questo dimostra una volta per tutte che il fumetto non è una sovrastruttura letteraria): il dualismo tra storia e discorso. Nel fumetto più che in ogni altro mezzo d’espressione il cosa è il come, il dove è il quando. E viceversa.
Continuano le "Cronache da supervisor" di Daniela Zaccagnino: "Perchè dare il massimo anche se il tuo fumetto verrà stampato in sole 100 copie".

Per adesso mi fermo qui, e non so quando riuscirò ad aggiornare il blog; intanto un saluto a tutti quelli che continuano a leggermi.

sabato 14 aprile 2018

Problemi con Clip Studio Paint, Windows 10, Cintiq e tavolette grafiche (più altre cose)

Ultimamente i disegnatori digitali lamentano vari problemi con la penna delle loro tavolette grafiche (specialmente le Wacom Cintiq credo) dovuti ad aggiornamenti del sistema operativo o anche dei driver.
I problemi credo siano per la maggior parte relativi a chi ha Windows 10, e non ho ancora ben capito se dovuti all'atteso Windows 10 Spring Update (che a me ad esempio non è ancora arrivato).
In ogni caso segnalo che ieri 13 aprile sul sito Celsys (ma non nella sezione Download) c'è una patch per chi ha avuto problemi con l'uso della tavoletta (ci sono consigli anche per chi non usa Wacom): andate e leggete se fa al caso vostro.
Sul sito Facebook del gruppo Wacom User Group Italia c'è un post del 12 aprile che parla sempre dei problemi di chi ha prodotti Wacom e Windows 10: andate e vedete se anche lì trovate soluzioni che fanno per voi.
Per chi usa Photoshop e ha problemi con lo scrolling dell'immagine qui altro consiglio che trovate sul sito sopracitato.
Se volete raccontare la vostra esperienza con questi problemi ed eventuali soluzioni potete venire a commentare nel gruppo MangaStudio e Clip Studio Paint su Facebook.

Per chi avrà la possibilità di andare al Comicon a Napoli a fine mese consiglio tra le altre cose la mostra sui 40 anni di carriera di Laura Scarpa (la mia editrice del libro "Cronache dall'Ombra"). Sul sito Comic Out trovate già in vendita il suo nuovo libro a fumetti "War Painters", il racconto molto interessante dei disegnatori e pittori che seguirono e documentarono le vite dei soldati durante la Prima Guerra Mondiale.
Preannuncio anche una bella intervista a Laura Scarpa (molto personale) prossimamente su questo blog.


Segnalazioni: su Fumettologica si parla dell'interessante libro di Emil Ferris "La Mia Cosa Preferita sono i Mostri"; su Amazon potete leggere online un corposo estratto per farvi un'idea.

Non so se "Oblivion song" - il fumetto creato da Robert Kirkman (disegnato da Lorenzo De Felici e colorato da Annalisa Leoni) - sia così scarso come scrive Andrea Fiamma su Fumettologica; certamente l'apporto dei disegnatori italiani è di grande qualità e e io ho preso l'albo a scatola chiusa.
Qui potete trovare addirittura un podcast su questo fumetto - non ho idea di cosa parlino perché è in inglese e non ho le forze di cercare di comprenderne il senso!

Ultima succosa segnalazione: sono in arrivo su NetflixMonty Python! Qui un articolo su The Vision che ne parla.

martedì 27 marzo 2018

Frankenstein e dintorni - supplemento

Nel post su Frankestein di circa 3 settimane fa non avevano trovato posto alcuni link e qualche altra ramificazione dell'interessante storia di Mary Shelley e del suo entourage - ed ecco questo nuovo  post.

Proprio in questo periodo su Netflix è possibile vedere la miniserie britannica "The Frankenstein Chronicles", protagonista uno Sean Bean affranto (come sempre) nella parte di un investigatore della polizia londinese alle prese con sparizioni di bambini, cadaveri a pezzi ricuciti, anatomisti e religiosi in lotta - e poi lei, Mary Shelley, già vedova del poeta (nella serie tv si dice che sono passati 8 anni da quando è stato pubblicato "Frankestein o il moderno Prometeo", ma l'illustrazione che vedete nella foto tratta dalla serie tv è stata pubblicata nell'edizione del 1831).

Il detective John Marlott (Sean Bean) legge "Frankenstein" in The Frankenstein Chronicles

"Frankenstein: or, The Modern Prometheus" di Mary Shelley

La rielaborazione della figura della Creatura di Mary Shelley continua anche in ambito letterario: "Frankenstein a Baghdad" di Ahmed Saadawi è uscito nel 2015 presso le Edizioni E/O (in questo articolo sull'Espresso di poche settimane fa se ne parla perché è stato pubblicato di recente in lingua inglese, suscitando molto interesse).
Nell'articolo di Angiola Codacci-Pisanelli (Frankenstein a Baghdad fa la guerra al terrore) si racconta che "[...]“Frankenstein a Baghdad” è ambientato nella capitale irakena negli anni 2005-2006, durante l'invasione americana. Un periodo di disordini e di terrorismo che precedette lo scoppio della guerra civile. Il libro racconta la storia di Hadi, un robivecchi che, dopo aver perso in un attacco terroristico un carissimo amico, decide di raccogliere parti di corpi di vittime di esplosioni e di cucirle insieme fino a costruire un cadavere completo.[...]"

Suggestioni dal libro della Shelley sono rintracciate da Matteo Contin anche nel fumetto "American Monster" di Azzarello e Doe (saldaPress); vi si racconta di "un uomo misterioso completamente ricoperto di cicatrici da ustioni piombato all’improvviso in una cittadina degradata della provincia americana[...] L’uomo si chiede: «Sono qui perché voglio sapere… perché esisto?» e subito la scrittura di Brian Azzarello ci riporta alla mente il mostro per eccellenza. Così come la creatura di Frankenstein, anche quest’uomo è alla ricerca delle persone che lo hanno reso un mostro, della vendetta e di una risposta ai perché della sua esistenza.
Al contrario del mostro di Shelley, però, quello di Azzarello non ci ispira alcuna pietà, nemmeno quando lo scrittore ci svela il suo passato e il suo ruolo di vittima" (“American Monster”: il Frankenstein noir di Brian Azzarello - Fumettologica).

Un interessante articolo sulla "scienza" in Frankenstein è quello di Philip Ball: "Frankenstein, a tale of scientific hubris? Only if you’re asking Hollywood": "[...]  the actual science in the book is extremely scanty, and that involved in the actual reanimation of Victor Frankenstein’s assemblage of body parts is left entirely unspecified. Second, Frankenstein himself bears little resemblance to a practising scientist even in the nineteenth century; he comes from an older tradition of alchemy and occult science. Third, that the novel bore a message for the ethics of science was a conclusion no one apparently drew in the nineteenth century. [...]

La vita di Mary Shelley e del suo entourage hanno affascinato molto gli inglesi, e alcuni biografi ne sono stati addirittura ossessionati. Ne parla Anne Barton in questo articolo:"There's something about Mary" (tra le altre cose:  Barbara Lynne Devlin che nel suo libro "I Am Mary Shelley" afferma di essere la sua incarnazione).
Tra le varie cose affascinanti di Mary Shelley: l'aver aiutato nel 1827 le sue amiche Isabel Robinson e Mary Diana Dods a ottenere un passaporto per la Francia per poter vivere come marito e moglie (Dods pubblicava libri con lo pseudonimo David Lindsay, riuscì a usare questa identità anche nella vita - qui una biografia in inglese).

Per chi conosce l'inglese un'antologia che raccoglie il risultato della famosa notte passata sulle rive del lago Lemano (in Svizzera) da Percy Shelley, Mary (ancora Godwin), Polidori e Byron: "A Dark and Stormy Night" contiene "Frankenstein", "The Vampyre", "Fragment Of A Ghost Story", "Fragment of a Novel".
Per conoscere la versione di Polidori di quella notte forse è utile leggere il suo diario: "The diary of Dr. John William Polidori: 1816 relating to Byron, Shelley, etc (English Edition)".

Lord Byron incrocerà le vicende degli Shelley anche durante i soggiorni in Italia, interessante notare che sua figlia Ada diventerà famosa come scienziata e matematica - il lavoro di Ada Lovelace (o Ada Byron, come viene nominata in questo libro rivolto ai giovani, o ancora Ada Augusta Byron King, come viene chiamata nel libro "Le tue antenate" di Rita Levi-Montalcini) viene considerato accanto a quello di Charles Babbage (che conobbe e con il quale collaborò) come fondamentale per lo sviluppo futuro dei computer.
Qui un libro che ne approfondisce la storia. Qui invece un libro illustrato su Ada Lovelace in inglese, lo segnalo perché i disegni di Zafouko Yamamoto sono molto belli.

domenica 25 marzo 2018

Una mia intervista a Bande Distorte

Il 20 marzo sono intervenuta alla trasmissione Bande Distorte di Radio Onda d'Urto, preceduta da Laura Scarpa che ha presentato il suo nuovo libro a fumetti "War Painters -1915-1918. Come l’arte ci salva dalla guerra" in uscita il 12 aprile (ne riparleremo).
In Bande Distorte si parla di fumetti, i conduttori sono appassionati e ben informati (oltre che simpatici); nella chiacchierata che ho fatto con loro ho parlato della mia carriera di fumettista e del libro "Cronache dall'Ombra" uscito l'anno scorso.
Di seguito il link a Soundcloud con il podcast della trasmissione, che però rimarrà solo ancora alcuni giorni; qui invece il link al podcast della radio (da cui è possibile scaricare il file).









lunedì 19 marzo 2018

Due letture (e me e Serra con una nostra tavola di Tex)

Comincio con la prima piccola anticipazione della storia di Tex che sto disegnando su sceneggiatura di Antonio Serra: nell’articolo “Bonelli: viaggio nella casa dei sogni” di Giuseppe Lamola compare una foto con me e Antonio che mostriamo una delle tavole (di più non potevamo far vedere). 
Lamola è uno dei redattori del blog Gli Audaci” (dedicato a recensioni e articoli sul fumetto) che giorni fa ha fatto una visita alla redazione Bonelli; quel giorno c’ero anche io e ho potuto constatare quanto possa essere emozionante per dei veri appassionati poter percorrere i luoghi della casa editrice e poter parlare con chi ci lavora. Il bell’articolo di Giuseppe è corredato da diverse foto.

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A proposito di Tex una delle mie due letture è proprio un Tex fuori serie, il cartonato “Giustizia a Corpus Christi” (che però trovate anche in edicola) scritto da Mauro Boselli e disegnato alla grande da Corrado Mastantuono. I colori di Matteo Vattani mi piacciono molto, ben adatti al segno e alle composizioni di Mastantuono.

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La seconda lettura è un libro che ho trovato alla manifestazione milanese A tempo di libri: “Ragazze con i numeri – Storie, passioni e sogni di 15 scienziate”; scritto da Vichi De Marchi e Roberta Fulci, illustrato da Giulia Sagramola (Editoriale Scienza).
Non so cosa pensare del proliferare improvviso di libri dedicati alle “donne super che ce la fanno nella scienza” – peraltro era ora che se ne parlasse, e meglio troppo che poco tra cui scegliere (sperando sempre che siano da sprone per ragazze che ancora adesso vengono frenate dall’intraprendere carriere scientifiche o in campi solitamente affollati da uomini).

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Questo libro in particolare è inserito in una collana – “Donne nella scienza” – i cui primi volumi datano 2008, se non sbaglio, quindi in tempi in cui si parlava ancora poco di questo argomento.
Ragazze con i numeri” presenta una bella scelta di scienziate, tutte molto interessanti (tra cui la nota Hedy Lamarr), i testi sono redatti in una “finta” prima persona ma piacevoli da leggere, le illustrazioni di Sagramola molto belle.

Un altro testo simile è quello della Salani, “Storie e vite di superdonne che hanno fatto la scienza”, di Gabriella Greison (non è segnalato l'illustratore, ma nell’estratto vedo un disegno di Federico Maggioni, non so se ce ne sono altri). Le biografie non sono raccontate in prima persona, altro non so (ma la parola “superdonna” non mi piace molto).

© Immagini degli aventi diritto

mercoledì 14 marzo 2018

Alcuni libri della mia infanzia -2

Altri 3 libri che ho trovato di recente nella casa dei miei (qui la prima parte con altri libri).

Il corsaro nero, Le due tigri, La guerra dei bottoni


"Il Corsaro Nero" di Emilio Salgari, Editrice Lucchi di Milano, adattamento di Luigi Tenconi, 1977. La copertina dovrebbe essere di Luigi Merati, e scopro leggendo Wikipedia che l'illustratore è anche fumettista, ha lavorato per varie case editrici per approdare nel 1974 alla Bonelli.
La storia non mi è rimasta impressa, forse non l'ho riletta ai tempi.

"Le due tigri" è un altro romanzo di Salgari edito dai Fratelli Fabbri nel 1976, le illustrazioni e la copertina sono di Alberto della Valle (davvero belle), il progetto grafico è di Maurizio Bajetti.
 In appendice c'è un testo intitolato "Salgari, le donne e gli amori" di Enrico de Boccard e Rolando Jotti, la documentazione iconografica è a cura di Jotti e Rinaldo Traini.





Illustrazione di Alberto della Valle


Illustrazione di Alberto della Valle

"La guerra dei bottoni" di Louis Pergaud non ha illustrazioni, è pubblicato da Bompiani e tradotto da Ettore Capriolo (edizione del 1963).
Di questo libro ricordo la voglia di acciughe che mi possedeva ogni volta che leggevo le parti con i bambini che facevano le riunioni e mangiavano queste cose buonissime (e recuperate di straforo, se non sbaglio).



Per ultimo metto un libro che non mi piacque per niente (chissà perché è sopravvissuto ai traslochi? Forse per la dedica del maestro che me lo regalò, non riesco mai a disfarmi dei libri regalati): "Senza famiglia" di Hector Malot, editrice "La Sorgente", traduzione e riduzione di D. Pilla, edizione del 1973.

"Senza famiglia" di H. Malot - 1973


martedì 13 marzo 2018

Alcuni libri della mia infanzia -1

Dopo aver ritrovato nella casa dei miei genitori "I ragazzi di via Paal" di Ferenc Molnár (ne parlerò in un prossimo post) mi è venuta voglia di cercare altri libri della mia infanzia sopravvissuti a vari traslochi: qui in foto quello che ho trovato.

Sono tutte letture di metà anni settanta, quando frequentavo le elementari. Dei 4 libri qui presenti quello che probabilmente mi è piaciuto meno (e che non ho riletto) è "Orso Bianco terribile guerriero" di W. Flowe - non ne ricordo nulla.
Il libro è un'edizione Capitol, ma all'interno non si hanno notizie di sorta né sul traduttore né su altro, e sul web non ho trovato solo un elenco di libri western degli anni sessanta scritti da W. Flowe (che forse è uno pseudonimo di uno scrittore italiano, su di lui non si trova altro).

"Moby Dick" di Melville (Editrice Piccoli Milano) è "a cura di Giorgio Perni" (immagino traduttore e responsabile anche della riduzione), le illustrazioni a matita (talvolta colorate parzialmente con un giallo banana) sono di Marcello Vettor Cassinari.
Moby Dick diversi anni dopo l'avrei letto in edizione integrale (e mi sarebbero piaciute anche le lunghe descrizioni sull'etologia e lo sfruttamento della balena).

Moby Dick - illustrazioni di M. Vettor Cassinari

Moby Dick - illustrazioni di M. Vettor Cassinari

Moby Dick - illustrazioni di M. Vettor Cassinari

Moby Dick - illustrazioni di M. Vettor Cassinari

"Le nuove avventure di Tom Sawyer" di Mark Twain è un libro della casa editrice Mursia, l'edizione è quella del 1969, traduzione "integrale dall'americano" di Camilla Zauli-Naldi. All'interno ci sono 2 storie: "Tom Sawyer all'estero (Tom Sawyer abroad) e "Tom Sawyer detective".
Le illustrazioni sono di Matteotti e Luise, la copertina di Spartaco Jacobuzio.
Questo libro l'ho riletto più volte, a casa dovrei avere da qualche parte anche il primo e più famoso libro con protagonista Tom Sawyer.




Quarto e ultimo libro del gruppo è "L'isola misteriosa" di G. Verne (ovvero Jules Verne), editrice AMZ, traduzione e adattamento di G. Cavallotti, copertina di I. Gongalov e illustrazioni di R. Molino (dovrebbe essere un'edizione del 1972). Anche questo libro l'ho riletto più volte, e anni dopo in edizione integrale (bello il fatto che venisse indicato da AMZ in copertina l'anno di redazione della storia).
L'isola misteriosa - Editrice AMZ

L'isola misteriosa - illustrazioni di R. Molino
Qui la seconda parte del post con altri libri.

sabato 3 marzo 2018

Frankenstein e dintorni

A 200 anni dalla pubblicazione di "Frankestein o il moderno Prometeo" di Mary Shelley la Creatura e il suo artefice, il dottor Frankenstein, continuano a stimolare la produzione di film, serie tv, libri, articoli - quasi sempre usando la suggestione di certi temi o personaggi più che approfondire il testo originale.
Ho letto questo libro qualche anno fa, un po' sorpresa dalla diversità rispetto ai film tratti da quest'opera. La mia lettura quindi non è fresca, e all'epoca non mi ero soffermata sull'autrice di questo particolare romanzo che è uno dei primi esempi di storia "fantascientifico-horror".
Quando ho iniziato a leggere diversi articoli che ricordavano questo bicentenario mi è venuta voglia di saperne di più sulla figura di Mary Shelley - che, ricordiamolo, aveva 19 anni quando ideò il libro durante l'estate passata a Villa Diodati con Percy Shelley, Lord Byron e John William Polidori.

Ho l'abitudine di scaricare sul Kindle le anteprime dei libri, in maniera da poter capire se possono conquistare il mio interesse: durante le mie prime ricerche su Mary Shelley mi sono imbattuta nel libro di Elisabetta Marino "Mary Shelley e l'Italia - Il viaggio, il Risorgimento, la questione femminile ", di cui esiste la versione ebook.
In una nota del suo libro Elisabetta Marino parla del Diario di Mary Shelley, e mi colpisce questa frase:
"Pur essendo un diario, la scrittura del Journal appare sempre molto controllata; Mary era consapevole del fatto che qualsiasi cosa fosse scritta cessava di essere privata".
Se bisognava stare attenti allora figuriamoci adesso con la velocità con cui girano le cose su internet e la facilità dei copia e incolla, gli screenshot e le copie cache (nel caso della Shelley c'era il ricordo di suo padre William Godwin: aveva incautamente inserito nelle sue Memorie delle lettere scabrose e private di Mary Wollstonecraft che avevano suscitato scandalo)!
Da qui la ricerca su Mary Shelley si è diramata andando di link in link, tanto che sono passate diverse settimane prima che finissi di raccogliere il materiale per questo post.

Mio omaggio al personaggio di John Clare (ispirato alla Creatura di Mary Shelley e interpretato da Rory Kinnear) della serie tv Penny Dreadful (disegno realizzato con Clip Studio Paint).

Come punto di partenza consiglio la lettura di questo articolo sul sito di Le ScienzeLa genesi di Frankenstein, tra scienza e dilemmi etici; tra le altre cose si racconta che il libro ebbe una trasposizione teatrale di successo:
La prima versione teatrale, Presunzione: o il destino di Frankenstein, fu rappresentata all'English Opera House di Londra nel 1823, di fronte a un pubblico enorme e accompagnata da una pubblicità scandalistica ( "Non portate le mogli, non portate le vostre figlie, non portate le vostre famiglie"). Mary Shelley, che era presente, sottolineò che "nei primi spettacoli le signore svenivano, con tutta la confusione che ne segue!"
 Nell'articolo si racconta la genesi del libro (che ebbe tre versioni, l'ultima "radicalmente rivista" e pubblicata nel 1831), le influenze sia di chi gli stava vicino (non solo il marito Shelley o Byron, ma anche Polidori che "doveva essere al corrente dei recenti esperimenti sulle tecniche di resuscitazione elettrica del fisico italiano Giovanni Aldini (nipote del bio-elettricista Luigi Galvani), e delle nuove teorie anatomiche dei fisiologi tedeschi, come Johann Friedrich Blumenbach"), ma anche le tante letture della giovane donna.

Questo articolo del New Yorker invece fa venire voglia di approfondire di più la storia dell'ambiente in cui nacque e crebbe Mary Shelley, il suo rapporto con la maternità, il modo in cui è stato simbolicamente rappresentata la Creatura, ecc.: The Strange and Twisted Life of “Frankenstein” di Jill Lepore  pone l'attenzione su diversi aspetti dell'opera, una delle quali è la caratterizzazione dell'aspetto della Creatura come "africana" - che però nella versione teatrale "diventa una caricatura" (i genitori della Shelley , suo marito e anche lei stessa erano per l'abolizione della schiavitù).

"Because the creature reads as a slave, “Frankenstein” holds a unique place in American culture, as the literary scholar Elizabeth Young argued, a few years ago, in “Black Frankenstein: The Making of an American Metaphor.” “What is the use of living, when in fact I am dead,” the black abolitionist David Walker asked from Boston in 1829, in his “Appeal to the Colored Citizens of the World,” anticipating Eldridge Cleaver’s “Soul on Ice” by a century and a half. “Slavery is everywhere the pet monster of the American people,” Frederick Douglass declared in New York, on the eve of the American Civil War."

MaryShelley

giovedì 1 marzo 2018

Post veloce

Sono settimane che ho iniziato a mettere da parte materiale per un post su Frankenstein e Mary Shelley, prima o poi riuscirò a terminarlo - intanto un po' di segnalazioni varie.

Su Facebook trovate una raccolta fondi per un progetto di pronto soccorso psicologico da parte della Dottoressa Fabiana Di Segni (conosco bene chi la conosce e la sostiene, ma per maggiori informazioni potete scriverle sulla pagina) localizzato a Roma.
Il progetto è ambizioso, interessante e parte praticamente da zero, chi volesse dare consigli pratici credo sia il benvenuto.
Qui parte della descrizione: il pronto soccorso dovrebbe diventare "un punto di riferimento su Roma per tutti coloro che si trovano in difficoltà. Attacchi di panico, depressione, separazioni, lutti, disturbi alimentari, ansia, disfunzioni sessuali, e tanto altro . Il centro sarebbe aperto 24/24h offrendo la possibilità di svolgere delle attività e di essere accolti e accuditi nel momento acuto e di necessità immediata. Sarebbe un modo per restituire dignità a tutti quei pazienti che si trovano a fare la stessa trafila in ospedale di pazienti con problemi fisici e non psichici...".

Altri amici che fanno e dicono cose belle e utili: qui lo storico Davide Jabes intervista Anna Segre, psicoterapeuta e scrittrice: "Scrivere l’indicibile" (Il passato che non passa e il lavoro di sensibilizzazione sui giovani. Come spiegare il genocidio ai ragazzi. L’universo dei nazionalismi estremi. Il dramma contemporaneo dell’accidia culturale).

Atlas & Axis di Pau (Tunuè) e Voci dal buio di Sarah Glidden (Rizzoli Lizard)

Qua sopra due tra i tanti fumetti che sono in attesa di essere letti, chissà quando. Di Pau ho letto il primo volume di Atlas e Axis, ne ho parlato qui.
Spero mi tornino le forze e la voglia di leggere, ultimamente faccio fatica.

Per finire con leggerezza (apparente forse): Gipi è tornato a fare video - gli ultimi 3 sono stati trasmessi a Propaganda Live (che io non guardo, come quasi tutto ciò che va in tv), sono recuperabili sul suo canale Youtube: "si fa così", "il tizio nella buca", "Occhiali mentali".


domenica 28 gennaio 2018

La libreria caffetteria Lapsus a Milano

L'altro ieri camminavo in un tratto di via Meda a Milano in cui non passavo da tempo (è stato anche un caso, avrei dovuto prendere il tram ma era appena passato), mi accorgo di questo posto per me nuovo: Lapsus, un "caffè libreria" come è indicato sul sito (a me vien da dire libreria caffetteria, ma ci siamo capiti).
Di locali che uniscono le funzioni di libreria (in genere non molto grande) a quelle di piccolo bar ce ne sono diverse a Milano, credo anche in altre città; vicino al mio quartiere non ce n'erano, quindi sono molto contenta che adesso (da più di un anno credo) ci sia questo luogo dove si può socializzare, leggere, stare tranquilli in un ambiente accogliente e con dei gestori gentili e simpatici (ho visto che si può anche entrare con il cane).
Ho fatto delle foto ma molte altre venute meglio le potete vedere sul sito di Lapsus.
C'è una saletta dedicata all'editoria per l'infanzia e per i ragazzi, è lì che sono andata a mangiarmi un buonissimo muffin al cioccolato e cocco ed è lì che ho trovato un piccolo libro molto divertente, "Papà è connesso" di Philippe de Kemmeter (Emme Edizioni); pur con un sottofondo lievemente moralista riesce a far sorridere con leggerezza (il punto che molta gente sia davvero distratta o troppo immersa nei suoi cellulari e pc mi sembra una banale verità).
Poi sono andata nella sala principale e ho trovato esposto "Romanzi nel tempo - Come la letteratura racconta la storia": non ho potuto fare a meno di prenderlo ("Raccontare la storia attraverso i romanzi riserva molte sorprese...Con Guerra e pace, La capanna dello zio Tom, Madame Bovary, Il Gattopardo, Arcipelago Gulag, Tropico del Cancro, Il partigiano Johnny, Se non ora, quando?, Il padrino, nove storici ci fanno viaggiare nel passato in compagnia di grandi testi letterari."), c'è anche Alessandro Barbero che scrive di Tolstoj.

Auguri a Lapsus, di questi tempi è sempre coraggioso aprire locali dove ci siano anche dei libri dentro.

Libreria caffè Lapsus - via Meda 38 


Il reparto ragazzi della libreria caffetteria Lapsus

Leggere e mangiare dolcetti, il massimo.