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Attenzione: NON faccio scambio link e banner - grazie! Vendo tavole originali dei miei lavori bonelliani e realizzo disegni su commissione (per info p.mandanici@gmail.com)



mercoledì 7 settembre 2011

Di libri, ebook e quant'altro

Ormai leggo poco sia i libri di carta che gli ebook, tuttavia si fa ancora più ardua la scelta tra i pochi che riusciranno ad arrivare a portata dei miei occhiali da presbite.
Adesso poi che è arrivato l'iPad leggo più riviste di prima, togliendo tempo alla lettura dei libri; è davvero con imbarazzo che mi barcameno tra fumetti, riviste, libri di varia natura.
Anche gli ebook stanno facendo la fine dei miei libri di carta, acquistati più per impulso che per necessità: attendono in pile (virtuali), alcune delle quali forse andranno a finire nell'angolo dei negletti.
Continuo ad apprezzare gli ebook? Direi di sì, per quel poco che riesco a leggere; tuttavia a causa del poco tempo che vi dedico non riesco a capire quanto veramente duri la batteria del mio Sony PRS350. A volte leggo qualche decina di pagine la settimana, e la batteria da completamente carica arriva ad avere una tacca (su 4); l'uso complessivo forse si limita a un'ora a dire bene, e non ci sono tanti cambiamenti se lo lascio in stand-by (che dopo più di una giornata si spegne da solo) o se lo spengo subito ogni volta. Nessuna lettura di pdf, che sono pesanti, ma solo epub. Nel complesso mi dà l'idea che la durata sia minore di quella che si racconta, ma può anche essere che il mio uso sporadico paradossalmente ne limiti la durata; non lo so.
Sul sito dei libri passati presenti e futuri ci si interroga sul perché usare gli ebook, e su quali vantaggi ha leggere su carta o in digitale; nel mio commento ho posto l'accento sul fatto che il libro di carta (tra le altre cose) ha anche il vantaggio di poter essere usato distrattamente: se ci cade dal tavolo poco male, forse una pieghetta lo "deturperà", mentre un ebook reader rischia di rompersi e fare un bel danno economico. A parte questo rischio c'è l'obsolescenza naturale di ogni aggeggio elettronico: le batterie si consumano nel giro di pochi anni, il device diventa vecchio e scomodo a confronto di altri modelli più recenti ed evoluti (ad esempio ecco il nuovo appetibile Sony da 6 pollici con Wi-fi, di soli 20 grammi più pesante del mio).
Ci sono degli aspetti della lettura degli ebook ancora sottovalutati, come ad esempio la valenza delle copertine: qui si lancia la discussione che purtroppo non è ancora decollata, ma che trovo interessante. Anche se limitate dal bianco e nero (per adesso) le soluzioni per copertine più accattivanti dovrebbero essere cercate e sperimentate.
A New York intanto si trovano soluzioni originali per coniugare amore per la carta e comodità dei file digitali: Federico Novaro ci racconta della Book Machine che devo aver visto da qualche parte su Youtube - e magari si potesse chiedere il permesso a case editrici di poter stampare copie di libri esauriti...
Intanto io sono indecisa su cosa leggere prossimamente: l'"Autobiografia" di Mark Twain datami in prestito illimitato da Boris Battaglia o l'ebook di "Il libro di Blanche e Marie" di Per Olov Enquist che mi ha consigliato Laura Scarpa (che l'ha letto in cartaceo)? Il primo deve essere uno spasso, oltre che molto interessante (se non l'avete ancora fatto leggete "Huckleberry Finn" versione integrale, un capolavoro), del secondo non so nulla tranne che è un romanzo con protagonista tra le altre Marie Curie, che mi affascina molto come personaggio, ma soprattutto trovo interessante l'ambientazione.
Altra tentazione: leggere qualcosa di Jonathan Lethem (magari in digitale, che il suo libro più noto è un tomone che in carta non leggerei mai), che dopo aver visto la sua prova nel mondo dei fumetti  con "Omega - Lo sconosciuto" mi sono incuriosita al suo modo di vedere le cose. Non che "Omega" mi sia piaciuto del tutto - forse il mio poco apprezzamento per il disegnatore non ha aiutato - ma ho trovato degli spunti che probabilmente nei libri di Lethem sono più sviluppati e coerenti (forse).

Un po' OT ma non tanto: sabato 10 settembre in Piazza Sant' Eustorgio a Milano ci sarà un evento organizzato da Bic (sì, quelli delle penne, degli accendini, ecc.) per festeggiare i suoi 60 anni (qui per sapere qualcosina della storia della Bic, abbastanza interessante).
Non ci si pensa ma il cambiamento tecnologico legato alla scrittura e lettura credo abbia prodotto delle conseguenze industriali anche a partire da oggetti semplici come le penne a sfera, le penne in generale.
Uno dei modi per reagire a cali di vendita è farsi venire delle idee nel campo del marketing, ad esempio. Io sono stata contattata tramite il blog da uno dei responsabili del marketing di Bic  il quale ha tentato di coinvolgermi in qualche modo in questo evento, anche se non so esattamente cosa avverrà. Ho spiegato che non ho tempo e che non ero disponibile a fare niente (non saprei cosa d'altronde!), e infatti non sono "costretta" a far nulla anche se ho ricevuto in regalo uno zaino con dentro un diario (con dedica scritta a mano e spiegazione dell'evento), un astuccio con tante penne Bic di 4 colori, una cartellina con un mio ritratto realizzato a penna (Bic naturalmente).
L'idea mi è sembrata simpatica, gli eventi sono organizzati evidentemente per un pubblico giovanile e utilizzano il linguaggio legato ai social network.
Sant'Eustorgio è abbastanza vicino casa mia e quindi farò comunque un salto il sabato pomeriggio a vedere come si tenta di far sopravvivere un oggetto tecnologico che proviene da un'altra epoca, ma che viene usato ancora in determinati ambiti (una mia cara amica era contentissima di tutte queste penne Bic che ahimè a casa mia sarebbero inutilizzate); in altri invece avanza il digitale, anche nelle firme da apporre su ricevute per pacchi con corriere...

15 commenti:

  1. Quest'estate ho dimenticato il Kindle sul comodino... ho sclerato per una buona mezz'ora, te lo giuro.
    Arrivato nella località di villeggiatura, ho dovuto acquistare ben tre libri, che ho divorato prima ancora di tornare a casa. Libri che hanno faticato a trovare spazio nello zaino... e per fortuna che sono stato via solo 7 giorni!

    l'ebook ha un grande vantaggio. In soli 100 grammi ti porti dietro tutti i libri che vuoi... ^^

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  2. Vero, questa modalità di lettura è molto comoda per i lettori voraci. Direi di più, anche per gli indecisi, quelli che magari arrivano come te in un posto di vacanza e si accorgono che hanno voglia di leggere qualcosa di diverso dai libri portati in valigia; con l'ebook reader se ne possono portare una montagna e poi lasciare all'umore del momento la scelta migliore :)

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  3. la durata della batteria del tuo sony non è normale, quella del mio samsung dura davvero tanto... ok che sono marche diverse ma io comunque indagherei e nel caso mi rivolgerei alla garanzia.

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  4. Da autentico estimatore di Lethem, ti consiglio sicuramente "L'Inferno comincia nel giardino" e "Men and Carttons" che sono le raccolte di alcuni suoi racconti brevi, ma che più di altri libri, sono esemplari della verve allucinata e surreale dell'autore. Ho letto anche "Amnesia Moon" che non è niente male. E mi dicono un gran bene de "La fortezza della Solitudine" che attende ancora sui miei scaffali di essere letto. I suoi libri più recenti hanno segnato anche un piccolo cambiamento di stile, a mio avviso. Ma non posso che dare sempre fiducia, ad un personaggio del genere (lo conobbi di persona ad un Salone del Libro di Torino, ospite dello stand della Minimum Fax, quando ancora non facevo copertine per loro :)

    Per quanto riguarda la penna Bic, è un'istituzione. Senza non saprei come fare. Se potessi, farei qualsiasi cosa, con questa penna a sfera. Le ho provate davvero tutte
    e quasi quasi la "Cristal" è la migliore per via del fatto che non perde inchiostro e si asciuga prima sul foglio, ma la punta è leggermente più aguzza e scorre meno rispetto alla sferetta della classica. La migliore e quella originale, non ce n'è per nessuno.
    Pensa che c'è anche qualcuno che ha fatto di questa penna la propria filosofia artistica: http://www.juanfranciscocasas.com/galeria.aspx?idm=es

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  5. A me la Bic ricorda tanto la scuola elementare, mi ricordo distintamente quanto fui contenta di fare il passaggio dalle replay alla bic ( rigorosamente blu) che mi qualificava come "bambina grande" e di conseguenza mi ricordano anche la Maestra Gabriella che adoravo.

    Sorvolando sui miei ricordi da libro cuore però non posso dire che con le bic ci si scriva bene...(mia personalissima opinione ovviamente) io sono per le pilot a punta fine ( queste: http://www.vikingop.it/pictures/it/vkg/sk/lg/1056183_sk_lg.jpg ) inchiostro blu :)

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  6. Elisa@: sì, forse dovrei indagare, solo che in effetti lo sto usando poco. Ma cos'é la replay? Belle quelle Pilot, non credo di averle mai viste, possibile?
    Luigi@: bene, su Lethem mi serviva giusto un consiglio su qualche sua raccolta di racconti:)
    Sulla Bic hai ragione, é un mito; ma quel disegnatore usa davvero solo Bic?! Parbleu!

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  7. la replay è questa http://www.globestore.it/44-106-large/paper-mate-replay-penna-cancellabile.jpg
    in teoria il suo inchiostro è cancellabile, in pratica lascia l'alone come nei bianchetti scadenti, almeno quelle che usavo io 20 anni fa che tra l'altro erano tutte colorate di uno spumeggiante e giovanile beige che è il colore preferito dei bimbi...
    Riguardo alle pilot si trovano male effettivamente. prima di quelle usavo queste: http://www.commonsensewithmoney.com/wp-content/uploads/2010/06/pilot-pen.jpg

    però adesso non si trovano davvero più quindi mi sono arrangiata.

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  8. io ti suggerisco (e mi suggerisco) la lettura dell'autobiografia di Twain: non sapevo che esistesse il libro, ma ora che lo so, come posso esimermi? Twain è un autore fantastico: ti consiglio anche L'uomo che corruppe Hadleyburg

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  9. Elisa@: anche quest'ultima Pilot non la conoscevo. Sembra bella!
    Alessandro@: quel titolo di Twain che suggerisci non lo conosco, mi hai incuriosito :)

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  10. Con la BIC mi viene qualche disegnino decente... Ho sempre disegnato le mie storielle con la BIC, poi sono passato a altro, ma -nel mio piccolo- le cose migliori mi vengono con la BIC.

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  11. Salve
    leggendo chi aveva creato questo blog mi sono ricordato di alcuni "Legs" letti anni fa. Ringrazio per gli interessanti articoli su questo tema, anche se per la verità non mi occupo di ipod e simili; noto però che per leggere comodamente un fumetto digitale è sufficiente lo schermo di un computer e un Acrobat per leggere i pdf ... o ancora meglio, un lettore del formato cbr, che ho scoperto grazie al sito http://flashbackuniverse.blogspot.com/ , per il quale è sufficiente scaricare un lettore gratuito come CDisplay; spero che prima o poi oltre alle "app" si parli più diffusamente anche dei "digilibri" veri e propri (non è un rimprovero agli interessanti articoli di questo blog). Ho visto che su lulu.com li vendono in formato pdf ...

    Sulle Bic ... meglio le Staedtler; con le Pilot punta fine, che sono ottime, si può pure disegnare, mentre per le parole ed i contorni dei quadri meglio una punta media.
    Saluti.
    G.Moeri

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  12. P. Alexis@: ci sono diversi disegnatori che riescono a far belle cose con la Bic; io credo la usassi fino ai 12-13 anni, finché non ho scoperto che potevo disegnare con altro (soprattutto preparare prima le tavole con una matita sotto!).

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  13. Moerandia@: è vero, i fumetti digitali possono essere letti anche su pc, ma io mi interesso specialmente dei supporti di lettura portatili, che sono certamente più comodi da usare sia fuori casa che in casa, magari seduti in veranda o sul divano; personalmente poi dopo aver lavorato ore al computer non ho voglia di leggervi anche i fumetti, è più forte di me, ho una certa allergia. Devo dire che il touch poi rende l'esperienza di lettura più simile a quella cartacea, più immediata.
    Riconosco però che questo tipo di lettura comporta delle spese aggiuntive che magari per un giovane (e non solo) sono impossibili, e quindi le indicazioni per usufruire di programmi per letture su pc sono le benvenute.
    Sulla querelle "Bic/Staedtler": evidentemente sono oggetti diversi, e adatti per mani e stili diversi. C'è chi si trova bene con l'una, chi con l'altra. Io quando ho iniziato a lavorare professionalmente ho adoperato solo pennarelli Staedtler (o simili) con l'aggiunta del pennello, talvolta, non mi è venuto mai in mente di usare le Bic.

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  14. Grazie della risposta. I disegni veri, nel mio piccolo, li faccio a matita+pennarello, ma se si vogliono creare storie stilizzate su quaderni e quadernoni, come più spesso faccio, allora l'accoppiata Pentel/Staedtler è l'ideale.
    Saluti :-)

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  15. "Pilot", non "Pentel", chiedo scusa, le Pentel perdevano pure inchiostro ...

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Attraverso i commenti io vengo a sapere solo il nome che è stato indicato dal commentatore, nient’altro. Se qualcuno vuole che io tolga i propri commenti può scrivere a p.mandanici@gmail.com e provvederò alla loro eliminazione.